Consueto appuntamento con l’outlook obbligazionario globale, aggiornato a luglio 2014.
Abbiamo già avuto modo di fornire la nostra vision sul mercato azionario e, per gli spunti sul mercato obligazionario, i punti cardine che pilotano le nostre opinioni sono sostanzialmente gli stessi:
- Tassi al minimo: il tasso BCE è al minimo storico (0,15%). La FED tiene fermi da ormai 6 anni i tassi allo 0,25%. In Giappone 0,10%
- Politiche monetarie espansive: continuano gli acquisti istituzionali in USA e Giappone, anche se il presidente della FED Janet Yellen ha dichiarato che ad ottobre potrebbero terminare gli stimoli monetari. La BCE è alla finestra e non esclude a priori acquisti per mantenere alte quotazioni e volumi.
- Bassa inflazione: nelle maggiori economie, l’inflazione non è cresciuta secondo le aspettative.
Outlook mercati obbligazionari
Coloro che comprano una obbligazione devono tenere bene in mente che, con i tassi così bassi, è un rischio enorme avere obbligazioni a tasso fisso con lunga durata residua.
L’appiattimento della curva dei rendimenti di sicuro non rende felici gli obbligazionisti, ma non bisogna cercare rendimento extra con le obbligazioni lunghe.
Solo per fare un esempio: un ipotetico aumento dello 0,25% del tasso BCE provocherebbe un teorico calo del 2,5% delle quotazioni di tutte le obbligazioni decennali, area euro, a tasso fisso.
Di seguito, per vari comparti obbligazionari, proviamo a dare alcune linee guida.
Obbligazioni Governative Medio-Alto Rating
Soprattutto per la classe di rating AA – AAA, i rendimenti sono sicuri ma risicati. Senza dubbio, per chi volesse dormire sonni tranquilli, è un investimento consigliato.
Secondo noi, non è tuttavia il caso di investire buona parte del patrimonio in questi strumenti, che oggi non proteggono nemmeno dalla pur bassa inflazione.
Obbligazioni Corporate
Le obbligazioni corporate, emesse quindi da banche e società industriali, possono beneficiare delle attività della BCE a supporto dell’erogazione del credito.
Di sicuro le aziende dell’area Euro, soprattutto se in paesi periferici, potrebbero godere di una grande boccata di ossigeno.
In tal modo le obbligazioni societarie, che ovviamente sono piazzate a tassi maggiori di quelle governative, potrebbero comunque essere considerate abbastanza sicure.
Obbligazioni High Yield
Discorso molto simile a quello delle obbligazioni corporate.
Se ci limitiamo all’area Euro, sicuramente le obbligazioni con rating più rischioso potranno essere considerate più sicure, viste le azioni della BCE a sostegno del credito.
A fronte di un rendimento più elevato, rispetto al passato, la percezione del rischio è minore.
Obbligazioni Emergenti
La fortuna delle obbligazioni emergenti, soprattutto in valuta locale, è legata spesso all’andamento del dollaro.
L’annuncio della possibile fine del tapering non dovrebbe provocare lo scossone già visto a inizio 2014, e un eventuale apprezzamento del dollaro sull’euro potrebbe trascinare le quotazioni di molte valute locali.
Di sicuro non è un discorso che vale per ogni paese, ma conviene avere un approccio più selettivo nei confronti dei mercati emergenti che si sono mostrati più virtuosi nel momento di difficoltà.