Scegliere le migliori azioni da acquistare non è affatto semplice, perchè, banalmente, nessuno conosce il futuro.
Se fatto a livello professionale, lo stock picking, termine tecnico inglese che indica il processo di selezione delle migliori azioni, può richiedere ingenti risorse (tempo in primis). E non è detto, comunque, che anche con i migliori report a disposizione e con i dati “in anteprima” si possa essere sicuri di trarre un guadagno importante.
Sicuramente, l’obiettivo minimo da raggiungere è che le azioni scelte sovraperformino gli indici globali o settoriali di riferimento, altrimenti vale la pena comprare fondi/etf per ottenere un risultato mediamente accettabile sul lungo termine.
I metodi classici principali
Esistono due scuole di pensiero ed è spesso impossibile tentare di trovare un punto di incontro tra loro. Ci sono i fan dell’analisi tecnica e gli irriducibili dell’analisi fondamentale.
L’analisi tecnica è più semplice da realizzare perchè è sufficiente conoscere l’andamento delle quotazioni per trarne segnali di acquisto/vendita. In questo articolo non vogliamo entrare nel dettaglio delle varie metodologie, ma sappiate che su questo sito potrete trovare interessanti spunti con le nostre analisi tecniche sempre aggiornate, sui principali indici di borsa mondiali.
L’analisi fondamentale, al contrario, richiede la conoscenza di altri parametri di bilancio delle società per la valutazione delle azioni da acquistare. L’approccio è tipicamente di medio-lungo termine, perchè l’analisi fondamentale si preoccupa di scovare quelle società ritenute sottovalutate dal mercato. Partendo dall’ipotesi che prima o poi il mercato ne riconoscerà il vero valore, l’obiettivo è quello di comprarle ovviamente a prezzo scontato.
Nell’analisi fondamentale, il principale parametro che si considera è il rapporto P/E (Price / Earnings ratio) ovvero il rapporto tra il prezzo dell’azione e gli utili attesi per ogni azione. Non è facile da reperire, se non talvolta in apposite tabelle della stampa specializzata.
Per le principali azioni, soprattutto americane, un ottimo archivio dati è Yahoo Finance, che, tra gli altri indicatori, fornisce sempre il P/E aggiornato. Di seguito un esempio, per il titolo Coca Cola.
Statisticamente, si è verificato che valori di P/E inferiori a 25 possano rappresentare buone occasioni di acquisto.
Un altro indice di buona salute di una azienda è lo stacco continuo di dividendi, magari crescenti.
Il metodo furbo
Spesso, soprattutto per società di nicchia o per aziende di cui è difficile ricavare dati patrimoniali, è difficile, se non impossibile calcolare il rapporto P/E.
In generale, e questo è vero sempre, tale rapporto scende quando il prezzo delle azioni scende. Un crollo in borsa delle azioni di una azienda può essere dovuto a fattori endogeni ma anche a cause che poco centrano con l’azienda stessa. Ed è quello il momento in cui, se i fondamentali di una azienda rimangono ancora solidi, è preferibile comprare.
A titolo di esempio, basti pensare allo scossone dei mercati avvenuto a seguito della ormai famosa Brexit. Tutti i listini sono crollati, indistintamente, e in Italia si è addirittura registrata la peggior performance negativa di sempre dell’indice FTSE MIB. Se avevate in mente di acquistare le azioni di una società che, solida e promettente, non avrebbe patito le conseguenze della Brexit, allora sicuramente era l’occasione per comprare le azioni con un forte sconto.
Il metodo pratico
E’ uno dei must di Warren Buffett. Se una società produce beni che sono di dominio pubblico o che presumibilmente saranno facilmente vendibili/utilizzabili, può essere una buona situazione di acquisto.
Non è un segreto che Buffett continui ad accumulare azioni della Coca Cola. Potreste immaginare che, a breve, la bottiglietta di Coca Cola sparirà dalle tavole di case e locali, in tutto il mondo? Non considerando poi che la Coca Cola è solo uno dei tanti prodotti della società…
(NdR: pronunciata quando comprò 1 miliardo di dollari di azioni Coca-Cola)
Per chi non si accontenta
Abbiamo già avuto modo di elencare altre strategie utili allo stock picking, prendendo spunto dalla vittoria del Leicester nel massimo campionato di calcio inglese. Andare a scovare settori di nicchia, che in futuro possono conoscere un maggiore successo/diffusione nella popolazione, può essere sicuramente una strategia importante.
Per chi volesse un approccio più scientifico, utilizzando dei veri e propri indicatori, facilmente ricavabili online, consigliamo di leggere Un Approccio Fondamentale all’Investimento in Azioni oppure Il piccolo libro che batte il mercato azionario.
In entrambi questi volumi troverete una vera e propria formula matematica che vi permetterà di dare un rating alle società della vostra watchlist, per valutarne l’opportunità di acquisto. Come se non bastasse, gli autori vi indicheranno anche siti web dove consultare tali rating, sempre aggiornati.