Tra i vari tipi di diversificazione possibili, la varietà geografica di un portafoglio è uno dei modi per puntare su asset non totalmente correlati, che possano consentire un buon rendimento, magari limitando la volatilità.
Se si sceglie di comporre un portafoglio che comprenda buona parte delle aree geografiche di interesse economico, grazie agli ETF sono sufficienti solo pochi titoli.
Coprire il mondo con soli 4 ETF
Prima una importante premessa: con il portafoglio che proponiamo in questo articolo stiamo volutamente ignorando la parte obbligazionaria.
Il portafoglio è 100% azionario e deve essere solo un esempio di come è possibile diversificare, in pochi passi, a livello geografico.
Nel mondo possiamo individuare, a livello macro-economico, 3 aree storicamente sviluppate (Europa, USA, Giappone) più tutto un insieme di mercati cosiddetti emergenti che, col tempo, andranno a superare in volumi e crescita le vecchie realtà di cui sopra.
Di seguito indichiamo i 4 ETF che meglio possono adattarsi alle aree geografiche prima indicate:
- Area Euro: iShares EURO STOXX 50 UCITS ETF (Dist) – Isin: IE0008471009
- USA: iShares S&P 500 UCITS ETF (Dist) – Isin: IE0031442068
- Giappone: iShares Nikkei 225 UCITS ETF – Isin: IE00B52MJD48
- Mercati Emergenti: iShares MSCI Emerging Markets UCITS ETF – Isin: IE00B4L5YC18
Per la composizione dell’ETF sui mercati emergenti, si può fare riferimento al sito ufficiale iShares, e si scoprirà che la varietà di nazioni presenti è veramente notevole. Ad inizio Ottobre 2014, le nazioni più rappresentate sono Cina, Taiwan, Korea e Brasile, ma si spazia veramente dall’est Europa, all’America Latina, all’Asia.
Pesi e rendimenti
I mercati in valuta diversa dall’Euro sono per definizione più rischiosi per gli investitori europei, quindi il peso dell’ETF area Euro sarà preponderante. Per sperare in un rendimento maggiore (accentando più volatilità e rischio) si può incrementare la quota dei mercati emergenti.
Di seguito i dati dell’investimento, con un prospetto dei rendimenti basato su dati reali (utilizzando il sito Morningstar è possibile realizzare simulazioni come questa):
- Capitale investito: 10.000 euro
- Data di acquisto degli ETF: 1 giugno 2010
Il valore di mercato è riferito al 10 ottobre 2014. Il rendimento (in poco più di 4 anni) è del 30,56%. Per ingrandire la tabella, cliccate su di essa.
Considerando ogni singolo ETF, notate come le quotazioni di Giappone e soprattutto USA siano prepotentemente cresciute negli ultimi 4 anni. C’è chi crede che ci sia il rischio di una bolla finanziaria.
Al di là di tutto, comunque, un investimento azionario diversificato, mantenuto per un tempo sufficientemente lungo, è storicamente il miglior investimento possibile.