Ci risiamo! A distanza di qualche anno, sempre quasi sotto Natale, ecco che si ritorna a parlare insistentemente di Bitcoin.
I veri appassionati e gli esperti di criptovalute mi perdonino, perchè, effettivamente, scritta così, sembra quasi che si voglia trattare il Bitcoin alla stregua di una “moda” che periodicamente si ri-affaccia.
In realtà, sono cambiate veramente tante cose negli ultimi anni, e, con certezza, il mondo Bitcoin è oggi molto più maturo rispetto al recente passato.
E, per chi non ha dimestichezza con wallet, ledger, chiavi pubbliche e private, oggi è possibile investire in Bitcoin anche con alcuni ETC, che sono magari strumenti più familiari per gran parte degli investitori.
L’altalena delle quotazioni
Poco più di 3 anni fa (Settembre 2017), qui sul blog scrivevamo uno dei primi articoli sul Bitcoin (ti consiglio di leggerlo se sei digiuno della materia). Di lì a breve, il 17 Dicembre 2017, il Bitcoin tocco quello che, finora, è la sua massima quotazione storica, pari a 20.089 $ (fonte CoinMarketCap).
Da quel momento iniziò inesorabile la discesa, tra alti e bassi, che portò il Bitcoin a valere meno di 4.000 $ nel dicembre 2018.
Poi di nuovo alti e bassi, per arrivare a valere poco meno di 5.000$ in marzo 2020, e giungere, nel momento in cui scrivo, nuovamente a ridosso dei massimi storici: 18.815 $ (ore 16.30 circa del 21/11/2020).
Non so, sinceramente, cosa accadrà in futuro, ma se hai intenzione di investire in Bitcoin, sappi che oggi puoi farlo con almeno 2 ETC, acquistabili anche da clientela italiana.
ETC per puntare sulla corsa del Bitcoin
Tecnicamente, gli ETC (Exchange Traded Commodity), offrono la possibilità di investire facilmente in singole materie prime o metalli preziosi. In questo caso, gli ETC di cui parliamo permettono di partecipare alla performance del Bitcoin.
Iniziamo con il dire che, al momento, non ci sono ETC sul Bitcoin quotati su Borsa Italiana.
Poco male, perchè la gran parte delle banche, soprattutto online, permette anche l’acquisto di strumenti non collocati su Borsa Italiana.
Al momento, gli ETC che possono fare al caso tuo, se hai intenzione di investire in Bitcoin, sono:
- HANetf BTCetc Bitcoin Exchange Traded Crypto (ISIN: DE000A27Z304), quotato su XETRA (Borsa Tedesca), TER: 2%
- 21Shares Bitcoin ETP ETF (ISIN: CH0454664001), quotato su XETRA (Borsa Tedesca), TER 1,49%
I puristi sicuramente storceranno il naso, perchè chiaramente comprare un ETC non è esattamente la stessa cosa che comprare un Bitcoin. E’ ovvio che l’ETC è uno strumento collaterale, ma, stando alla documentazione disponibile sul sito degli emittenti, si legge che entrambi gli ETC detengono nel loro portafoglio Bitcoin reali. Sono ETC physically backed. Per questo motivo, l’andamento delle quotazioni dovrebbe rispecchiare il più fedelmente possibile la performance del Bitcoin.
In termini di commissioni, questi ETC non sono propriamente economici. Per carità, siamo d’accordo che il Bitcoin è altamente volatile e il 2% di TER è quasi una goccia nel mare, ma commissioni più basse, in linea con la tradizione dei più comuni ETF/ETC non sarebbero male.
L’ETC ha l’indubbio vantaggio che risulta acquistabile con un semplice click dalla vostra banca online (ad esempio, su Fineco sono disponibili entrambi gli ETC). Il tutto nella massima comodità, senza dover andare ad aprire conti su exchange vari, oppure andare a conservare fisicamente il vostro Bitcoin su hardware dedicati.
L’esistenza di uno strumento, su un mercato regolamentato, è anche una sicurezza per l’investitore, che può trattare il suo investimento in Bitcoin come un qualsiasi altro investimento. Anche in termini di fiscalità, risulterà automatico il pagamento delle imposte sul gain.
Per chi vuole approfondire ulteriormente, l’emittente 21Shares, oltre a fornire il già citato ETC sul Bitcoin, già fornisce altri ETC su diverse criptovalute singole (Ethereum, Ripple) e su basket di criptovalute. Se vuoi, c’è anche l’ETC Short sul Bitcoin.
ETC ed ETF: che differenze ci sono?
Parliamo in termini pratici: a prima vista, ETF ed ETC sembrano strumenti identici, con la differenza che il primo agisce su un indice azionario/obbligazionario diversificato, mentre il secondo su un sottostante puntuale o logicamente delimitato (metalli prezioni / materie prime).
Tuttavia ci sono delle differenze. La prima di queste è fondamentale da conoscere: a differenza dell’ETF, l’ETC può fallire!
In caso di fallimento dell’emittente, l’investitore perderà la somma investita. Non è una cosa da poco, quindi attenzione a utilizzare gli ETC saggiamente (in ogni caso, anche se comprassi direttamente Bitcoin dovresti stare molto attento a non sovra-esporti).
La seconda fondamentale differenza è per fortuna un fatto positivo: a differenza dell’ETF, l’ETC ti permette di recuperare le minusvalenze.
Per questo motivo, ti auguro di investire in Bitcoin in un periodo di clamoroso rialzo, in modo tale che, quando venderai, potrai compensare le minusvalenze di una vita. Purtroppo la legge ci permette di compensare solo gli ultimi 4 anni, ma accontentiamoci!