Diamo un’occhiata all’indice per eccellenza del mercato italiano: il nostro FTSE MIB, da inizio anno, ha già guadagnato oltre il 7% e, a chi ha avuto la forza di puntare al rialzio, il trend ascendente sta regalando grandi soddisfazioni.
A questo punto la quota fatidica è intorno a 20000 punti, un supporto, anche psicologico, che se non viene violato al ribasso potrà dare nuova linfa alle quotazioni.
Intorno a metà febbraio 2014, la resistenza a 20000 punti è stata sforata al rialzo: da allora l’indice è rimasto costantemente sopra tale soglia e, nelle ultime sedute, sta vivendo una fase laterale, per il vero con variazioni percentuale molto ridotte.
Proviamo, con l’aiuto dell’analisi tecnica, a capirne di più sulla situazione attuale del nostro indice.
L’ultima volta che abbiamo esaminato l’andamento dell’indice FTSE MIB, era ancora il 2013 ed eravamo con le quotazioni addirittura sotto 18mila punti.
In quel caso avevamo fatto notare come molti segnali di inversione del trend erano scattati, tuttavia avevamo consigliato di non fuggire dall’indice (verifica anche tu, cliccando qui). E, guardando le quotazioni di oggi, possiamo dire di aver dato un buon consiglio.
L’appetito vien mangiando: era ovvio che, dopo aver sforato quota 20000, si poteva pensare ad un rialzo ancora più sostenuto. Guardando bene il grafico, però, tutto è ancora configurato in un trend crescente. In particolare:
- Le medie mobili a 50 e 200 giorni sono ancora sotto le quotazioni
- L’oscillatore non ha ancora formato massimi e minimi decrescenti
Chi è già esposto sull’indice FTSE MIB (ad esempio tramite un ETF), può ancora tenere la posizione.
Chi invece, vuole acquistare l’indice, può, con maggiore premura, attendere se si verificherà il rimbalzo sulla media mobile a 50 giorni (come è già avvenuto a inizio febbraio