Spesso si sente dire che una particolare azienda concede o promette dividendi generosi.
Al contrario, c’è delusione quando i dividendi di una azione non vengono confermati. Ma cosa significa?
Partiamo con un pizzico di teoria tratta da Wikipedia, giusto per capire di cosa parliamo.
Cosa è importante sapere?
Quando una società decide di concedere un dividendo, ne comunica l’ammontare per azione.
Esempio: Eni ha deciso, per il 2014, un dividendo di 0,56 Euro per azione
Ciò significa che, al momento dello stacco del dividendo, ogni azionista Eni ha ricevuto 0,56 Euro per ogni azione posseduta.
E’ importantissimo però sapere che, quando viene staccato un dividendo, l’azione si deprezza di un valore pari al dividendo stesso.
Ciò significa che i dividendi non portano un guadagno, ma consentono solo di monetizzare una parte del valore delle azioni.
Se avete una azione da 10 euro, con un dividendo annunciato di 30 centesimi, a seguito dello stacco del dividendo avrete: una azione che vale 9,70 euro e 30 centesimi accreditati sul conto. Il totale è sempre lo stesso: 10 euro.
Esistono anche casi in cui, anzichè accreditare il dividendo sul conto, le società decidono di deprezzare l’azione e regalare ulteriori azioni. Il totale in denaro, anche in questo caso, sarebbe uguale.
Il rapporto tra il valore di un dividendo promesso e il valore corrente dell’azione è chiamato dividend yield.
Date importanti
Quando una società annuncia un dividendo, vengono comunicate le seguenti date:
- Data di stacco del dividendo: è la data in cui viene riconosciuto il dividendo. Chi possiede l’azione in questo giorno ha diritto al dividendo. E’ in questo giorno che l’azione si deprezza
- Data di pagamento: è la data in cui viene fatto l’accredito sul conto corrente.
I dividendi di fondi ed Etf
E’ tipico che le azioni che staccano un dividendo siano incluse in un indice azionario.
In tal caso, un Etf che replicasse tale indice, stacca un dividendo proporzionale al peso di tale azione all’interno dell’indice.
Succede lo stesso con i fondi azionari, che hanno in portafoglio titoli che staccano dividendi.
Nel caso Fondi, è tipico, al momento dell’investimento iniziale, scegliere se si vogliono accreditare i proventi sul conto, oppure acquistare automaticamente nuove quote dei fondi di valore pari ai dividendi.