E’ una delle domande più frequenti, in tema di finanza personale. Sono meglio i fondi o gli ETF?
Parliamo di strumenti ormai diffusissimi, acquistabili online con un click, fondamentali quando si vuole prendere posizione su un paniere di azioni, obbligazioni, commodities, valute e chi più ne ha più ne metta.
Poichè non puoi comprare comprare ogni singola azione sul mercato indiano, puoi affidarti ad un fondo oppure ad un ETF, che abbiano come indice di riferimento (benchmark) la borsa indiana.
Caratteristiche principali di Fondi ed ETF
Sia Fondi che ETF devono dichiarare quale è il loro benchmark di riferimento. E’ il metro con cui verranno misurate le performance.
I fondi, a fronte di costi e commissioni di gestione molto più elevate, hanno un solo obiettivo: battere il benchmark.
Gli ETF, con costi annui minimi nella maggior parte dei casi, hanno un altro compito: replicare il benchmark.
Come fanno a fare questo?
I fondi cercano di fare stock picking, cercano di trovare l’azione o il titolo che possa fare la differenza, ignorando le componenti dell’indice che vengono giudicate poco profittevoli. In base alla libertà di gestione, dichiarata, possono anche utilizzare diavolerie finanziarie che possano portare profitto. Riescono a battere l’indice? Non sempre (o quasi mai).
Gli ETF, per non saper nè leggere nè scrivere, acquistano tutte le componenti dell’indice, replicandone l’esatta composizione percentuale dei titoli. In alcuni casi replicano questa composizione in maniera “sintetica”, utilizzando strumenti derivati. Risultato? Pareggiano la performance dell’indice: non lo battono mai, ma non perdono nemmeno.
Questa è, per i casi più diffusi e più semplici, la situazione.
Tu da che parte stai? Puoi cercare di vincere il campionato, giocando all’attacco e rischiando con i fondi, oppure puoi accontentarti, con gli ETF, di un gioco difensivo e noioso, che però ti fa andare in zona Champions League tranquillamente.
Cosa è meglio?
Non c’è una risposta definitiva e sempre valida. Se uno strumento fosse nettamente migliore, tutti lo userebbero e l’altro scomparirebbe. Fortunatamente, non è cosi.
Proviamo però a capire, in base alle situazioni, cosa potrebbe essere preferibile.
Posizione su indice a elevata capitalizzazione
Se vuoi prendere posizione su un importante indice internazionale, azionario o obbligazionario, oppure su un indice nazionale di grande capitalizzazione allora vai tranquillo con l’ETF. In questo caso non puoi pensare di battere il mercato con costanza. L’indice è talmente vasto e importante che non sarai mai capace di selezionare sempre i titoli migliori.
Vuoi puntare, ad esempio, su indici come S&P500, FTSE MIB, DJ Eurostoxx 50? Se scegli l’ETF, alla lunga, molto probabilmente avrai un vantaggio, perchè non ti sarai caricato onerosi costi di gestione negli anni.
Visto che la diversificazione su indici globali è un must per l’investitore saggio , ciò significa che la parte core del tuo portafoglio può essere tranquillamente gestita tramite ETF.
Posizione su indice a bassa capitalizzazione, su mercati emergenti o ultra-settoriali
In tal caso forse sono meglio i fondi con comprovata capacità di operare su tali indici.
Puntare sulla totalità dell’indice, come farebbe un ETF, significherebbe anche acquistare titoli molto meno interessanti e magari ancora più rischiosi. Per di più, in molti di questi casi, la replica dell’ETF sarebbe sintetica, non fisica. Quindi, a conti fatti, non compreresti nemmeno i titoli che hai in mente, ma una manciata di strumenti derivati più o meno cervellotici.
Cosciente comunque del rischio, è meglio puntare sui soli titoli interessanti (stock picking!), che possano regalare guadagni.
Questa è la mission dei fondi.
Posizione su un mercato a forte trend rialzista
Quando tutto sale, bene o male guadagnano tutti, anche chi tira a caso.
In questo caso, per risparmiare sui costi di gestione, forse meglio gli ETF.
Si guadagnerebbe comunque, indipendentemente dallo strumento scelto, quindi meglio evitare i costi fissi/variabili dei fondi. Se hai il vento in poppa, perchè accendere il motore della barca e consumare carburante?
Panieri bilanciati tra azioni, obbligazioni e altri asset
Questo è ancora indiscutibilmente il regno dei fondi.
La gestione attiva del fondo permette di variare i pesi di azioni e obbligazioni in base alle situazioni di mercato. E’ chiaro che il gestore deve essere in grado di farlo, ma i fondi bilanciati o multiasset migliori sono la scelta preferibile.
E’ una scelta adatta a coloro che vogliono affidarsi alla gestione saggia di operatori del settore (motivo per cui si pagano le commissioni). C’è anche chi investe il suo intero patrimonio con un mix dei migliori fondi bilanciati.