Il conto deposito, nella sua semplicità di utilizzo, è comunque uno strumento di investimento. Consente di ottenere, sulle somme depositate, un interesse stabilito al momento dell’operazione.
Esempio pratico: se un conto deposito vi garantisce il 3% annuo sulle somme depositate, se versate 1000 euro, saprete di averne 1030 tra un anno.
Entriamo nel dettaglio e cerchiamo di capire insieme quali sono le caratteristiche di un conto deposito, per valutarne l’utilità.
Come aprire un conto deposito
Innanzitutto scegliete l’istituto bancario o la finanziaria presso cui decidete di aprire il conto deposito.
Molti conti deposito possono essere aperti direttamente online (a volte c’è comunque l’obbligo di spedire tutta la documentazione che si potrà stampare dal sito).
Se invece avete la possibilità di aprire il tutto in filiale, vi basterà presentarvi fisicamente presso l’istituto da voi scelto.
Cosa è necessario avere:
- Occorre essere titolari di un conto corrente, non per forza nello stesso istituto in cui aprirete il conto deposito. Il conto corrente sarà il riferimento utilizzato per il riconoscimento delle vostre generalità e sarà il mezzo fondamentale con cui scambiare denaro da/verso il conto deposito.
- Tenete a portata di mano i vostri documenti: vi serviranno se completate l’attivazione online, ma anche se vi recate in filiale per aprire un conto deposito tramite l’operatore.
- A volte viene richiesto, per l’attivazione del conto, un deposito minimo (verificate tra le condizioni di apertura)
Come si usa il conto deposito?
L’utilizzo è semplice ed è totalmente online.
- Per depositare denaro, occorre fare un semplice bonifico dal conto corrente di riferimento.
- Per prelevare denaro, si fa l’operazione inversa: si trasferisce il denaro dal deposito al vostro conto corrente.
Caratteristiche fondamentali
Il conto deposito, sulle somme versate, consente di ottenere un rendimento prefissato contrattualmente (si parla di deposito libero)
Ogni conto deposito, inoltre, consente di ottenere un guadagno extra vincolando il denaro. Cosa significa?
Un vincolo è un accordo tra voi e la banca, che consente di tenere bloccato il denaro, in modo che gli interessi riconosciuti possano essere maggiori. Niente paura, il denaro è sempre vostro, ma occorre fare attenzione alla tipologia di vincolo che andrete a realizzare.
Le caratteristiche dei vincoli sono principalmente:
- La durata: indica per quanto tempo il vostro denaro sarà vincolato. Vincoli lunghi ovviamente offrono più interessi.
- La clausola di svincolabilità: indica se è possibile, o meno, ritirare i soldi prima della scadenza del vincolo stesso. Se una somma è svincolabile, il tasso di interesse sarà minore, ma potrete avere il denaro prima della scadenza del vincolo (in tal caso viene restituita la somma originaria, priva degli interessi maturati).
Spesso i conti deposito offrono tutte le versioni possibili di vincolo (diverse durate, svincolabili o meno, con interessi anticipati o posticipati): sta a voi scegliere quello che più ritenete opportuno.
Vantaggi dei conti deposito
Oltre alla semplicità di utilizzo, i conti deposito offrono indiscutibili vantaggi dal punto di vista delle spese che dovrete sostenere.
Innanzitutto, anche se si statta di un investimento vero e proprio, non dovrete pagare l’imposta sul dossier titoli (che dal 2014 è pari allo 0,2% dell’importo totale). L’imposta di bollo è invece dovuta, ed è uguale a quella del conto corrente (sempre 0,20%, e con un minimo di 34,20 euro).
Sulle somme guadagnate, vi verrà applicata una trattenuta del 20% (recentemente il governo Renzi ha aumentato l’imposta al 26% sugli altri strumenti finanziari, ma Bot e Conti Deposito non risultano interessati dall’aumento).
Esiste, come per i conti correnti, una tutela delle somme fino a 100mila euro, garantita dal Fondo di tutela dei depositi.
Un conto deposito è perfetto se volete avviare un semplice piano di accumulo.
Limiti dello strumento
Come ogni strumento finanziario, esistono i pro e i contro.
- Poichè la quantità di guadagno è definita al momento dell’operazione, non si è coperti dall’innalzamento dei tassi.
Esempio: se voi vincolate i soldi per 2 anni, e nel frattempo i tassi salgono, voi non trarrete beneficio dall’aumento, perchè i vostri interessi erano già stati calcolati. Se vorrete approfittare dei nuovi tassi di interesse, dovrete (se possibile) svincolare i soldi e ri-vincolarli nuovamente (andranno quindi persi gli interessi del vincolo originario). - I tassi di interesse sono definiti dall’emittente e potrebbero non essere allineati con quelli di mercato
Ogni istituto definisce i tassi in base alla sua necessità di ottenere liquidità. E’ possibile quindi che i tassi offerti non siano in linea con il rendimento di strumenti similari (come ad esempio i Titoli di Stato).