Più passa il tempo, più sembra consolidarsi il trend positivo che la borsa italiana sta vivendo in questi ultimi mesi.
Complice un clima meno pessimistico rispetto al passato (a torto o a ragione, non sta a noi dirlo), sta di fatto che l’indice FTSE MIB, seppur lontanissimo dai massimi del passato, sta intraprendendo una strada al rialzo che farà contenti coloro che, in questi ultimi tempi, hanno scommesso sulla borsa italiana.
Possibile ripresa, con il timore Ucraino
E’ legittimo che gli investitori temano che una maggiore fiducia sulle potenzialità del nostro paese possa essere annullata dal timore che il conflitto in Crimea possa destabilizzare gli equilibri europei, e magari anche mondiali.
Abbiamo già avuto modo, in questo articolo, di dire la nostra opinione su come le borse possano essere influenzate dalle tensioni russo-ucraine, e continuiamo a ribadire che, in caso di vero allarme, le borse sarebbero già crollate da un pezzo.
Seguire la borsa, purtroppo, significa comunque vivere alla giornata, perchè un crollo delle quotazioni a seguito di una notizia (o di un rumor) è sempre un pericolo.
Piuttosto, possiamo credere che, in questo clima, gli operatori scelgano di trarre profitto chiudendo le loro posizioni, visti i recenti rally al rialzo.
Per avere un quadro più preciso, proviamo a dare un’occhiata all’indice FTSE MIB, aggiornato alla chiusura del 21 marzo 2014.
Per chi vuole entrare in questo momento, ribadiamo ciò che avevamo già consigliato nella nostra precedente analisi (che è reperibile a questo link): non ci sono segnali di inversione del trend e, se proprio volete una maggiore tranquillità, è possibile acquistare a seguito di un ritracciamento dell’indice.
La configurazione attuale è il sogno di ogni appassionato di analisi tecnica:
- Il trend ascendente delle quotazioni è ben definito da massimi e minimi sempre crescenti
- La media mobile a 50 giorni sembra costituire un importante supporto su cui le quotazioni rimbalzano
- La media mobile a 200 giorni è crescente ed ancora abbondantemente sotto le quotazioni
- L’oscillatore presenta una serie di minimi crescenti.
L’indice ha già sforato la quota psicologica di 21000, e si è assestato a 20792, alla chiusura di venerdì 21 marzo 2014.
E’ altrettanto doveroso ricordare che, a maggio 2007, l’indice valeva quasi 44000. Se aveste comprato allora, oggi sareste in perdita di oltre il 50%.