Con l’anno nuovo, è risaputo, si fissano tutti i buoni propositi da rispettare a tutti i costi.
I più temerari (o ottimisti) sono coloro che dicono: “Nel 2016 non voglio perdere denaro in borsa”. Bastasse questo, saremmo tutti milionari. Purtroppo l’esito dell’investimento non dipende solo da noi, ma da tutta una serie di eventi e insidie che possono minare i nostri risparmi.
Quali sono quindi le prospettive per i prossimi mesi e come investire nel 2016?
Criticità possibili
Tralasciando gli eventi imprevisti che, per forza di cose, accadranno anche nel 2016, l’anno vecchio porta con sè alcune scorie che sicuramente renderanno i prossimi mesi molto volatili a livello di quotazioni di borsa.
Una prima fase negativa delle quotazioni azionarie mondiali si è verificata proprio nei primi giorni dell’anno, a causa del crollo dei listini cinesi. L’anno scorso fu colpa della bolla immobiliare, adesso del taglio delle stime di crescita.
Non c’è da rimanere troppo sorpresi, però, se le stime di crescita della Cina andranno, nel tempo, sempre più a scemare. Come ci insegna il capolavoro di Ruchir Sharma, Nazioni in fuga. Alla ricerca dei prossimi miracoli economici (trovate anche una dettagliata recensione nel sito), una volta che un paese supera una certa soglia di prodotto interno lordo pro-capite (4000 dollari), statisticamente diventa poi molto arduo mantenere certi ritmi di crescita.
Rimanendo in Europa, sicuramente nessuno può ritenere completamente risolta la questione Grecia. I problemi sono stati semplicemente rimandati ed è possibile che nei prossimi mesi si renda necessario un nuovo salvataggio.
A livello politico, inoltre, anche paesi più grandi, quali Spagna e UK, vivono situazioni che potrebbero portare addirittura ad una uscita dall’Unione Europea. In Spagna non esiste una maggioranza solida e i partiti euro-scettici sono sempre in agguato. In UK è atteso inoltre un referendum sull’uscita dall’Unione Europea.
L’unica certezza è che la BCE continuerà a stampare moneta e a comprare titoli, drogando di fatto il mercato. Una situazione analoga, in Giappone e negli Stati Uniti, ha portato a rialzi poderosi dei listini azionari. Al tempo stesso, i tassi europei rimarranno inchiodati allo zero.
Negli Stati Uniti questa fase è ormai terminata da tempo e i tassi di riferimento sono già stati alzati. Nel corso del 2016 è probabilissimo che ci saranno altri rialzi.
Mercato azionario
Per quanto abbiamo elencato in precedenza, è plausibile che il mercato azionario europeo possa giovare di questa congiuntura economica composta da tassi pari a zero, iniezioni di liquidità nei mercati, prezzi bassissimi delle materie prime.
Non mancheranno i picchi di volatilità (sui quali nulla vieta di tentare di incrementare le posizioni), ma è possibile scommettere tramite ETF su indici globali quali l’EuroStoxx 50, oppure il Dax tedesco e anche il nostro FTSE MIB.
Mercato obbligazionario
Il debito governativo non è assolutamente un affare per gli investitori. I tassi sono addirittura negativi per i paesi più sicuri.
Una ricerca forzata di guadagno porterebbe all’acquisto di titoli di paesi ad alto rischio, e secondo noi non è il caso.
Si può tentare di guadagnare qualcosina di più con le obbligazioni high yield o corporate, ma, anche in questo caso, occorrerà ragionare su durate medio-lunghe per sperare in un guadagno minimo.
C’è inoltre ancora incertezza sulla portata degli aumenti di tasso operati dalla FED, negli Stati Uniti.
Valute
Il regno del forex (mercato delle valute) è quanto di più imprevedibile si possa pensare. Paradossalmente, in questo momento storico, sembra proprio che tutti gli indizi portino ad un indebolimento dell’Euro nei confronti del Dollaro.
Chi vuole scommetterci, può acquistare fondi monetari in dollari o fondi obbligazionari a durata breve, sempre denominati in dollari.