Possibile burrasca in vista per le borse europee: niente paura, non stiamo parlando di crolli generalizzati imminenti, ma più che altro della possibilità che, nelle prossime settimane, si assista ad un sensibile aumento della volatilità.
Già nell’ultima settimana le principali piazze europee hanno mostrato segni di instabilità, con perdite anche importanti (come nel caso della borsa italiana). Già in questo precedente articolo ci si chiedeva se la borsa italiana avrebbe realizzato il rimbalzo definitivo, ma così non è stato.
Fattori di incertezza
Abbiamo già avuto modo, in altre occasioni, di riassumere il contesto di incertezza in cui l’Europa si ritrova in questo momento.
I principali fattori sono:
- Crisi Russo-Ucraina: forse ultimamente se ne sta parlando meno, ma l’emergenza è tutt’altro che rientrata. In particolare una chiusura delle forniture di gas via Ucraina potrebbe avere forti ripercussioni su tutto il continente europeo
- Elezioni Europee: non è ben chiaro se i movimenti anti-Euro avranno una sostanziale fetta di consenso. In tal caso è chiaro che la politica futura dell’Unione Europea seguirebbe ben altri binari e soprattutto le borse dei paesi periferici potrebbero risentirne pesantemente.
- Freno alla crescita (soprattutto per l’Italia): Il Pil italiano è in calo dello 0,1% nel primo trimestre e dello 0,5% su base annua . Nell’area Euro la crescita del Pil rimane stabile a ritmo di crescita dello 0,2% mentre cala allo 0,3% la crescita del Pil dell’intera Unione
Effetti sulle borse europee
I punti indicati in precedenza contribuiscono a creare un clima di incertezza che non aiuta le borse.
E’ ragionevole pensare che, per alcune settimane, si potrà assistere ad un generale movimento laterale delle quotazioni (ribassi nei casi peggiori).
Quando sarà chiara la composizione del prossimo Parlamento Europeo, e di conseguenza si potrà capire quali saranno i driver politico-economici su cui si muoverà l’Europa nei prossimi mesi, allora le borse potranno ritornare alla calma.
Chiaramente se i movimenti anti Unione (monetaria e/o politica) avranno una buona fetta di seggi, allora sarà meglio fuggire dalle borse dell’Area Euro (specialmente dei paesi periferici).
Come comportarsi?
Innanzitutto ribadiamo che non stiamo parlando di un crollo imminente delle quotazione, ma più che altro della possibilità che la volatilità aumenti vistosamente.
Se per voi la volatilità non è un problema, e ritenete che il 2014 possa comunque essere un ottimo anno per le borse europee (e noi siamo di questo parere), allora semplicemente disinteressatevi delle borse e ritornate a guardarle tra 1-2 mesi, quando le acque saranno più calme.
Se siete entrati diversi mesi fa (su indici europei o su una borsa in particolare) valutate la possibilità di trarre profitto, magari quando, con l’ausilio dell’analisi tecnica, ritenete che si configuri un segnale di uscita (ritracciamento sulla media mobile, ad esempio).
Se invece non avete investito in Europa, e per tutto questo tempo avete sofferto in silenzio per l’opportunità persa, non abbiate fretta! Entrare in questo momento è come giocare un terno al lotto. Potrete rientrare quando la situazione sarà meglio delineata e magari potrete investire anche in un momento in cui le quotazioni sono a sconto.