I centri benessere in Italia
La nascita dei centri benessere in Italia continua ad aumentare, tanto che il giro di affari stimato è intorno ai 10 miliardi di euro all’anno prodotto da circa 30 mila imprese.
I clienti che frequentano centri benessere, spa, cabine estetiche, ma anche quelli presenti all’interno di hotel e resort di lusso sono circa 20 milioni e sono in costante aumento. La pratica della cura del corpo era molto a cuore degli antichi romani che, come è noto, non rinunciavano alle terme e al benessere derivante dall’acqua e oggi è tornata prepotentemente questa tendenza.
Una buona parte degli italiani sceglie anche le vacanze wellness soprattutto nelle regioni che sfruttano le potenzialità offerte dal territorio, come le sorgenti di acqua calda vulcanica ma anche per i trattamenti a base di prodotti naturali come olio, vino, latte.
E’ il caso per esempio della Toscana con le sue fonti di vapore, dell’Emilia Romagna, del Trentino o del Veneto con centri di specializzati in massaggi, trattamento di bellezza viso e corpo, massaggi, fanghi, sauna, doccia emozionale, cromoterapia, bagni rilassanti. Tutto insomma per poter abbandonare lo stress accumulato, recuperare la forma e la fiducia in stessi e sentirsi rigenerati.
Come si fa ad aprire un centro benessere
Aprire un centro benessere che sia completo di tutto richiede una spesa non indifferente che è pari a circa 800 mila euro per una superficie di circa 500 metri quadrati.
I costi di un centro benessere devono essere ben vagliati tra quelli fissi e quelli che invece potranno andare in ammortamento. I costi fissi per esempio sono quelli delle utenze (luce, acqua, gas, tassa sui rifiuti o TARI cumulativa).
La zona beauty che copre il 65% dei centri benessere comprende le cabine per i trattamenti di bellezza viso e corpo, e quelle estetiche (epilazione, trattamenti dimagranti, massaggi, ecc) e ha un costo di circa 2 mila euro al mq.
La zona relax invece, dove ci sono piscine, saune, bagno turco, idromassaggio, viene a costare circa 2500 euro al mq e occupa una superficie di circa il 20%.
La zona per gli esercizi come il fitness invece costa circa 1200 euro al mq e riguarda il 15% dello spazio.
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Gli aspetti burocratici
Attualmente non c’è una legge che regoli il settore benessere, nel senso che bisogna solo rifarsi alla regolamentazione comunale in assenza di quella nazionale.
Devono essere soddisfatti i requisiti sanitari ma non sono richieste competenze specifiche per chi opera.
In Parlamento c’è già una proposta di legge che dovrebbe essere approvata per garantire qualità, aumentare l’occupazione e favorire un migliore sviluppo per un settore che riguarda anche i benefici per la salute pubblica.
Susanna R.