Gauss Cookie Deprecation Impact Tool è la nuova applicazione lanciata da Making Science, che automatizza l’analisi dell’impatto sul business. I primi test hanno portato alla luce cali sulle conversioni fino al 30%. Victor Vassallo, Managing Director della divisione italiana: «Uno strumento che consente alle aziende di anticipare la trasformazione in atto»
MILANO–(BUSINESS WIRE)–Arriva sul mercato il primo strumento in grado di misurare l’impatto della perdita dei cookies di terze parti: un’innovazione tecnologica al servizio del digital marketing lanciata da Making Science, società internazionale di accelerazione digitale che conta tre sedi in Italia tra Milano, Padova e Rimini. Gauss Cookie Deprecation Impact Tool viene presentato in un momento chiave: il settore sta infatti facendo i conti con l’annuncio da parte di Google dell’eliminazione, nel secondo semestre dell’anno, dei dati provenienti da siti diversi rispetto a quello visitato dall’utente, oggi fondamentali nelle attività di profilazione alla base delle campagne di retargeting, che colpiscono gli utenti in base agli interessi già dimostrati.
Una cambiamento già avviato da tempo con il blocco automatico inserito su diversi browser già da alcuni anni, che rendendo più complessa la targettizzazione rischia di portare con sé una diminuzione dell’efficacia dell’advertising in termini di conversione, e quindi un incremento dei costi. I primi test condotti su un campione di clienti hanno mostrato un impatto significativo, con cali del tasso di conversione fino al 30%.
Grazie al nuovo tool le aziende possono ora disporre in tempo reale di dati percentuali precisi di come questa trasformazione in atto impatterà sul loro business: ecco che, grazie alla combinazione di più tecnologie avanzate e di tecniche di data analysis, è possibile conoscere in tempo reale la percentuale attuale di visitatori che accedono al sito e alle applicazioni con la funzione legata al tracciamento dei cookies disabilitata, ma anche il numero di “conversioni” perse. Il tool copre tutti i principali browser presenti sul mercato.
«Questo strumento – spiega Victor Vassallo, managing director di Making Science Italia – consente alle aziende di anticipare il cambiamento, valutando attraverso l’analisi puntuale dei dati il peso che questa “rivoluzione” avrà nel loro business, per ricalibrare di conseguenza le strategie di digital marketing senza lasciarsi sorprendere e travolgere dallo stop in arrivo».
«Mantenersi all’avanguardia in un contesto in costante mutamento non è facile – aggiunge José Antonio Martínez Aguilar, CEO e founder di Making Science – per questo è necessario scommettere ogni giorno sull’innovazione. Questa nuova soluzione non risponde soltanto alla sfida connessa alla perdita dei cookies di terze parti, ma offre anche alle imprese l’opportunità di prendere le decisioni strategiche per affrontare un nuovo panorama basato sui dati di prima parte».
● Making Science è un’azienda internazionale specializzata in accelerazione digitale con oltre 1200 dipendenti e una presenza in 14 mercati, tra cui quello italiano. Le aree in cui opera sono digital marketing, MarTech, software e cloud, intelligenza artificiale e software as a service (SaaS) con un forte orientamento all’innovazione. La società è impegnata in diverse iniziative in ambito ESG; aderisce al Climate Pledge, network globale di 449 aziende impegnate in azioni concrete per rispondere al cambiamento climatico, e a Pledge 1%, movimento globale di aziende che si impegnano a sostenere almeno l’1% dei profitti del tempo o dei prodotti realtà del Terzo Settore.
Contacts
Blum. Business as a medium
Roberta Voltan
[email protected]
+39 338 8670108